‘La maledizione della pecora’, in libreria l’opera d’esordio di Maurizio Parlati
È uscita il 31 gennaio scorso “La maledizione della pecora” (Les Flaneurs Edizioni, 184 pagine, 15 €), l’opera d’esordio di Maurizio Parlati, attore teatrale, regista e sceneggiatore.
Antonio Elia, attore di teatro, si gode gli applausi del pubblico a fine spettacolo.
È infatuato di Silvia, l’attraente compagna di scena, che però apprezza negli uomini qualcosa che a lui manca: un portafogli gonfio.
A consolare Antonio c’è Alessandro, regista divorziato e completamente fuso dalla marijuana e da sostanze neurotossiche di varia natura.
Mentre è in camerino, Antonio riceve la visita dell’eterea Paolina: la giovane è un avvocato e lo informa di essere l’unico erede di un immenso patrimonio lasciatogli da Mario Elia, un prozio fino a quel momento sconosciuto.
Frastornato dalla notizia e dalla sconvolgente bellezza della donna, Antonio accetta le sue condizioni: firmare con il sangue un contratto scritto su un vello di pecora.
Da quel momento, preso possesso della villa e della maggioranza azionaria della Elia’s Express, Antonio si ritroverà circondato da domestici permalosi e pescicani della finanza, spacciatori di droga e trafficanti d’armi: tutti irrimediabilmente squilibrati.
Un esilarante pastiche tra azione e grand-guignol, sedute spiritiche e profezie, scontri a fuoco e rese dei conti… «proprio come in un film di merda», per usare le parole del protagonista.