Rapinò benzinaio mentre depositava 9.600 euro in banca: arrestato 43enne. È caccia ai complici
I poliziotti della squadra mobile di Bari hanno fermato, il 18 giugno scorso, Alessandro Signorile, classe ’77, ritenuto responsabile, insieme ad altri complici, della rapina effettuata a un dipendente del distributore carburanti IP di via Trisorio Liuzzi.
Al termine dell’udienza di convalida il giudice per le indagini preliminari, pur non convalidando il fermo, ha
emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 43enne.
La rapina, avvenuta la mattina del 12 giugno in corso della Carboneria nei pressi di un istituto bancario, era stata perpetrata ai danni di un dipendente del distributore di carburanti IP di via Trisorio Liuzzi, avvicinato da un uomo armato di pistola che, dopo essere sceso da un’Opel Astra (poi risultata rubata), lo ha costretto a consegnargli l’incasso dei giorni precedenti pari a 9.600 euro, che il dipendente stata andando a depositare in banca.
I poliziotti della sezione Falchi, dopo aver acquisito le prime informazioni dalla denuncia sporta dalla vittima, hanno raccolto una serie di filmati registrati dalle telecamere di video sorveglianza della zona, accertando che i due malviventi che viaggiavano a bordo dell’Opel Astra erano seguiti da un autocarro di colore rosso con altre persone a bordo.
Dall’analisi delle immagini è stato possibile rilevare la targa dell’autocarro, riconducibile proprio al Signorile, pregiudicato con precedenti specifici e in affidamento in prova in una ditta di
autodemolizioni di Bari.
Gli investigatori hanno perquisito la ditta sita in via Bruno Buozzi nella mattina del 18 giugno e hanno trovato sia l’autocarro rosso sia l’Opel Astra rubata che aveva, al momento del rinvenimento, targhe modificate, giubbotti catarifrangenti di colore arancione identici a quelli utilizzati dai due malviventi a bordo, ricetrasmittenti e passamontagna.
Di tale materiale il Signorile non ha saputo fornire spiegazioni, motivo per il quale è stato sottoposto al fermo di P.G. per il reato di rapina e ricettazione in concorso con altri.
Prosegue l’attività d’indagine per identificare tutti i responsabili.