Un camice bianco in ricordo di Paola Labriola contro la violenza sulle operatrici sanitarie
Un camice bianco esposto come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro, con uno sguardo particolare alle operatrici sanitarie, spesso vittime di molestie e aggressioni.
Così questa mattina, in occasione dell’ultima tappa della mostra itinerante “Come eri vestita?”, all’ex CTO, l’Asl Bari, il dipartimento di Salute Mentale e il CUG (Comito unico di garanzia) hanno voluto ricordare Paola Labriola, psichiatra barese uccisa da un suo paziente il 4 settembre 2013 mentre era nel suo ufficio del Centro di Salute mentale di via Tenente Casale, nel quartiere Libertà.
Uno spazio simbolico dedicato alle operatrici della sanità è stato allestito nell’ambito della mostra inaugurata lo scorso 9 ottobre all’ospedale San Paolo per la Giornata mondiale della salute mentale e organizzata da Comitato unico di garanzia Asl e associazione Sud Est Donne, che espone 17 abiti di donne vittime di violenza sessuale.
Pigiami, tute e semplici jeans esposti per dire “basta” ai pregiudizi e ai paradigmi ancora oggi connessi al tipo di abito o all’atteggiamento delle donne che subiscono un atto di violenza.
La violenza sui luoghi di lavoro è riconosciuta come un importante problema di salute pubblica nel mondo.
Accanto ai rischi tradizionali per la salute del lavoratore, i pericoli psicosociali legati alla organizzazione e le patologie correlate (stress, burn-out, mobbing, esposizione e aggressioni) stanno diventando una delle principali cause di alterazione della salute sul posto di lavoro.
In letteratura è documentato inoltre che in ambito sanitario sono aumentati gli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario, episodi considerati “eventi sentinella”, in quanto segnalano la presenza nell’ambiente di lavoro di situazioni di rischio e di vulnerabilità indicando la necessità di mettere in atto opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori.