Caos scuole in Puglia, Emiliano ordina: “Lezioni in presenza non siano obbligo. Dad un diritto”

Nuova ordinanza di Michele Emiliano sulla apertura delle scuole in Puglia.
Il provvedimento si è reso necessario dopo l’ultimo DPCM del Governo e dopo una sentenza del Tar Puglia che annulla la precedente ordinanza regionale sulla chiusura degli istituti di ogni ordine e grado (e un’altra che invece ne conferma la legittimità).
“Nessuno – commenta il presidente Emiliano – potrà essere obbligato ad andare a scuola in presenza e le eventuali assenze saranno giustificate. Tutti – continua il governatore – avranno diritto a richiedere la didattica a distanza per tutelare la propria salute. Le scuole dovranno dotarsi immediatamente della possibilità di fare didattica a distanza”.
La nuova ordinanza – i cui effetti partiranno da domani, 7 novembre – prevede che l’attività didattica si svolga “in applicazione del DPCM del 3 novembre 2020”, quindi “in presenza”.
Ma c’è un però. Anzi due.
Recita infatti il punto 2 dell’ordinanza: “Al fine di consentire anche in Puglia la tutela della salute pubblica attraverso la didattica digitale integrata nel primo ciclo di istruzione, per ridurre il rischio di diffusione epidemica, le istituzioni scolastiche del medesimo primo ciclo di istruzione devono garantire il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, in luogo dell’attività in presenza. Ove questo collegamento
non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto,
nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta”.
Altra eccezione è il punto 3, che recita: “Ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini di cui al
comma 2, ogni conseguente adempimento deve avvenire con
l’urgenza del caso e comunque in tempi compatibili con l’attuazione di quanto disposto al medesimo punto 2, tenendo presente che agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata non può essere imposta la didattica in presenza e che pertanto l’eventuale
assenza deve sempre considerarsi giustificata”.
Con l’ordinanza odierna si aggiunge l’obbligo, per le scuole di ogni ordine e grado, di comunicare, ogni lunedì, all’ufficio scolastico regionale e al
dipartimento della Salute, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.
“I giudici del Tar di Bari – spiega Emiliano -, preso atto della ‘inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la dad’, sono costretti a mandare a scuola i nostri bambini più piccoli in presenza. Mentre al contrario per i ragazzi delle superiori lo stesso governo ha ammesso l’insicurezza della didattica in presenza, tanto da vietarla. Una drammatica contraddizione che ha messo in contrapposizione due sezioni dello stesso Tar Puglia visto che la sezione di Bari ha sospeso la mia ordinanza e quella di Lecce ne ha confermato la legittimità”.
“Un pasticcio – commenta l’ex magistrato – perchè non si è investito abbastanza sulla didattica a distanza che durante una pandemia avrebbe dovuto essere messa a punto già da tempo. E ció indipendentemente dalla evidente preferenza da assegnare alla didattica in presenza. Infatti nessuno sostiene che la Dad sia paragonabile alla didattica in presenza, ci mancherebbe, ma solo con una buona Dad in caso di necessità si può realizzare un buon equilibrio tra salute e istruzione”.
“Adesso, invece, è così scarsa da costringere i giudici a mandare i bambini a scuola in presenza per non pregiudicare il loro diritto allo studio”, dice Emiliano, che continua: “Per tale motivo ho disposto, con ordinanza, che le scuole pugliesi si attrezzino immediatamente per effettuare la Dad per motivi di salute pubblica e consentano a tutte le famiglie che la richiedano di ottenerla. Chi non puó ottenerla per carenze organizzative della scuola, non puó essere obbligato ad andare a scuola in presenza”.
