Musica, danza e parole: all’AncheCinema l’opera multimediale “Ylvàrian, la Scala di Corallo”
Bari
Andrà in scena sabato 11 e domenica 12 gennaio “Ylvàrian – La Scala di Corallo”. Si tratta di un progetto innovativo che unisce danza, musiche, parole e immagini, un vero e proprio inno alla multimedialità e alla capacità di trasmettere un messaggio dal forte impatto emotivo attraverso diversi canali espressivi. E una nuova lingua.
“Ylvàrian” è scritto infatti in una lingua inedita, che rappresenta quello che in effetti è: una rappresentazione teatrale indipendente di genere fantasy/fantascientifico che narra, attraverso i linguaggi artistici di musica, danza, canto e video, una genesi alternativa del pianeta Terra secondo una visione moderna e con un effetto emozionale potente e dirompente.
Il senso profondo dell’opera sta proprio in quella scala di corallo che, nell’idea dello sceneggiatore, unirà due mondi apparentemente distanti e separati in un unico nuovo mondo.
Ispirazione forte per l’idea di inscenare “Ylvàrian” le musiche originali in stile epic-cinematic del giovanissimo e talentuoso compositore e polistrumentista Davide Cappiello, in arte Dave Hat, che hanno orientato lo scrittore Domenico Schiraldi per il soggetto dell’opera.
A dominare l’intreccio della scena la poliedrica cantante MUSA, personaggio principale dell’opera, oltre che interessante voce solista. Innovativo poi lo strumento espressivo utilizzato per i testi: una lingua semi-onomatopeica, l’Ylvàrish appunto che, esattamente come il Na’vi, nel kolossal ‘Avatar’ di James Cameron, è stata completamente inventata da Dave Hat con l’eclettica Giulia Rucci.
L’appuntamento è per le 21 di sabato 11 e le 18 e 21 di domenica 12 all’AncheCinema di Bari.