Dallo Spazio alla Puglia per affrontare il Covid: in arrivo il progetto Telemachus

Dopo mesi di preparazione, parte dalla Puglia lo sviluppo di Telemachus (acronimo di Telemedicine Monitoring and Collaborative Hub-and-Spoke System), un sistema integrato di telemedicina, basato su un’app e un braccialetto smart, per monitorare le condizioni di salute dei pazienti a distanza e studiare l’andamento del Covid-19 durante il prossimo inverno, quando potrebbe esserci la seconda ondata.
A sviluppare Telemachus è un consorzio composto da realtà industriali giovani e innovative della Puglia e del Molise, con il supporto del Politecnico di Bari.
Telemachus nasce, dunque, dalla collaborazione tra attori del settore sanitario, spaziale, accademico e high-tech.
Il sistema che verrà sviluppato consentirà di:
- curare i pazienti a distanza, attraverso un’interazione diretta con i medici di base all’interno di un modello organizzativo hub-and-spoke, in cui l’autorità sanitaria (hub) coordina le attività dei medici di base in relazione ad un protocollo di sicurezza sanitaria approvato.
- monitorare le condizioni di salute di medici e operatori sanitari all’interno di strutture ospedaliere, permettendo di isolare casi di infezione e ricostruire la catena di contagio.
Telemachus sfrutterà la tecnologia spaziale GNSS (quella del GPS e Galileo) per monitorare in maniera anonima la posizione dei pazienti, che potranno essere così localizzati per permettere alle autorità sanitarie di intervenire qualora i parametri vitali diventassero critici.
Inoltre, la stessa tecnologia permetterà di incrociare i dati ambientali per studiare eventuali correlazioni con la diffusione del virus.
Il sistema consentirà anche il tracciamento dei contatti all’interno di strutture ospedaliere, per aiutare a proteggere i medici negli ospedali e isolare i casi di infezione all’interno di luoghi chiusi.
Il progetto verrà sperimentato all’interno di due contesti differenti: il primo corrispondente all’area di competenza dell’Asl di Bari, su un campione selezionato da esperti epidemiologi. Il secondo all’interno del reparto di pneumologia del Policlinico Riuniti di Foggia.
I dati raccolti verranno analizzati, poi, dallo Spallanzani di Roma, che potrà svolgere un’analisi epidemiologica sul comportamento e la diffusione del virus.
Alla guida del consorzio c’è g-nous, società barese di consulenza strategica nata nel 2014 e attiva nel settore della space economy e della sostenibilità, con focus sulle applicazioni a terra delle tecnologie spaziali.
Oltre a g-nous fanno parte del consorzio Aulab, coding factory dedicata la mondo della programmazione, Nextome, PMI innovativa specializzata nel tracciamento indoor, Sensor ID, azienda di ingegneria focalizzata sulla progettazione di sensori, BionIT Labs, startup che sviluppa dispositivi medici innovativi coniugando tecnologie informatiche con la bionica, Sanilab Plus, società di consulenza medica specializzata in soluzioni di telemedicina/teleconsulto e il Politecnico di Bari, che coordinerà la fase pilota del progetto.
