Morto Luciano De Crescenzo. Avrebbe compiuto 91 anni fra un mese esatto
E’ morto a Roma, all’età di novant’anni, Luciano de Crescenzo. L’ingegnere filosofo, regista, attore e conduttore televisivo era nato il 20 agosto 1928 a Napoli e, fra un mese esatto, avrebbe compiuto 91 anni. Il poliedrico artista napoletano era ricoverato da qualche giorno al policlinico Gemelli, nella Capitale, dove viveva ormai da anni.
De Crescenzo nacque nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia, a Napoli, dove frequentò le elementari insieme a Carlo Pedersoli (Bud Spencer). Da giovane lavorò nella ditta di guanti gestita dal padre, il quale imparò l’arte di intagliare le pelli in un opificio del quartiere Sanità, dove aveva conosciuto un giovane operaio, autore in seguito della canzone “Oi Marì”.
Dopo essersi laureato in ingegneria idraulica all’Università Federico II di Napoli col massimo dei voti, nel 1976 capì la sua vera vocazione di “scrittore divulgatore”. Dopo aver lavorato per circa un ventennio all’IBM, lasciò il suo lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Grazie all’aiuto di Maurizio Costanzo, pubblicò la sua prima opera, “Così parlò Bellavista” (che vendette più di 600.000 copie e fu tradotto in varie lingue, tra cui il giapponese).
Nel corso degli anni De Crescenzo è diventato un autore di successo internazionale: ha pubblicato in totale 50 libra, vendendo 18 milioni di copie al mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotta in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.
Nel 1998, con l’opera “Il tempo e la felicità”, vinse il Premio Cimitile. Seguì una lunghissima serie di romanzi (ad esempio “La distrazione”, del 2000), cui si aggiungono opere di saggistica divulgativa, come “Storia della filosofia medievale” (2002), “Storia della filosofia moderna – da Niccolò Cusano a Galileo Galieli” (2003), “Il pressappoco” (2007), “Il caffè sospeso” (2008), etc.
Luciano De Crescenzo ha sempre affiancato alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica, e infatti nel corso degli anni ’80 e ’90 condusse sulle reti Rai una trasmissione televisiva sui miti e sulle leggende degli antichi greci.
Nel 1995 Forza Italia gli propose di candidarsi tra le sue file, ma egli rifiutò. Negli ultimi anni si schierò apertamente, invitando a votarli, con i Radicali di Emma Bonino.
Personaggio poliedrico, De Crescenzo ha lavorato come autore in televisione e in varie vesti nel mondo del cinema. Recitò insieme a Roberto Benigni, Sophia Loren e Luca De Filippo.