L’alga tossica rovina l’estate dei baresi. L’allarme di Arpa Puglia

Torna sulle spiagge baresi lo spettro dell’alga tossica.
Qualche settimana fa l’agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale (Arpa) aveva diramato un bollettino nel quale faceva presente a bagnanti e cittadini l’arrivo, a partire dalla porzione a Sud del litorale barese, nella località di San Giorgio, di una particolare specie tossica – che nello specifico va sotto il nome di Ostreopsis ovata -, che si riproduce nei fondali marini e la cui proliferazione è aiutata da particolari temperature o fattori ambientali.
La stessa Arpa, a due settimane circa dalla pubblicazione del suddetto bollettino, ha nuovamente allarmato i bagnanti: i dati della prima quindicina di agosto, parlano di oltre 800.000 unità riprodottesi nel fondale situato nei pressi del lido Lucciola di Santo Spirito mentre, spostando l’attenzione più a Sud, nello specifico a San Giorgio, le analisi hanno riscontrato una cifra pari a 500.000 unità della specie tossica.
Malessere transitorio come infezioni dell’apparato respiratorio, problemi cutanei e febbre: sono queste le patologie riportate da coloro che sono entrati in contatto con quest’alga.
Si raccomanda, in un vademecum, di prestare attenzione alle mareggiate, le quali favoriscono l’areosol marino che, di conseguenza, favorisce la proliferazione di tossine nell’atmosfera, facendo sì che si possa incontrare l’alga.
Bisogna dunque evitare, consiglia Arpa, lo stazionamento lungo le coste rocciose soprattutto durante le mareggiate.
