A Bari “The Biology of Anthrax”, la conferenza internazionale sull’antrace
Si terrà a Bari, dal 3 al 5 settembre, la conferenza internazionale “The Biology of Anthrax”, il convegno curato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata e Centro di referenza nazionale per l’antrace.
Al convegno, che per la prima volta si tiene in Italia, parteciperanno 120 ricercatori provenienti da diversi paesi d’Europa, Asia, America e Oceania.
Insieme condivideranno idee e osservazioni con rappresentanti del mondo accademico e dell’industria e responsabili governativi, per promuovere nuove collaborazioni e sinergie a contrasto dell’antrace, una malattia causata dal bacillus anthracis, batterio che colpisce prevalentemente gli erbivori, ma che è allo stesso tempo in grado di infettare l’uomo con esiti spesso letali.
Il convegno – che si celebra ogni due anni negli Stati Uniti e in un’altra località del pianeta – si aprirà domani nel Salone degli Affreschi del Palazzo Ateneo dell’Università degli studi di Bari.
“Si tratta – ha commentato il sindaco Decaro – di un appuntamento molto importante dal punto di vista scientifico, che vanta la partecipazione di molti specialisti e ricercatori provenienti da tutto il mondo, persino da paesi come la Corea del Sud, l’Australia, la Giordania, l’India, il Brasile l’Uzbekistan, la Turchia, il Sudafrica e il Canada, con i quali non abbiamo particolari consuetudini di scambi a carattere scientifico. Quindi è un piacere per noi ospitare persone che saranno anche curiose di conoscere le bellezze di Bari. È uno dei motivi per i quali abbiamo visto una notevole crescita turistica del nostro territorio, un aspetto che siamo riusciti a valorizzare nel corso di diversi eventi in città, nel corso dei quali siamo riusciti a offrire la parte migliore di noi stessi”.
La conferenza vanta il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Puglia, della Regione Basilicata, del Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del progetto ERFAN finanziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE).