Frank e Annarita, una vita tra musica e amore (nonostante la disabilità)
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BARI – Orgogliosi mostrano i loro lavori, frutto di anni di studio e sacrificio. Nella loro stanza campeggiano i riconoscimenti ricevuti in diverse manifestazioni. Francesco Lamesta, in arte Frank, e Annarita Romito, compagni di musica e nella vita, sono riusciti – anche se in carrozzina – a dare un senso alla loro passione. Entrambi musicisti, ricchi di conoscenze e talento: il primo amante della sperimentazione, del pop d’autore e del rock; la seconda più vicina al jazz.
Annarita ragiona sui suoi limiti senza mai dimenticare le proprie passioni, con puntualità e orgoglio: “Ho studiato jazz – dice -, orchestra, tecnica corale, armonia e composizione nella scuola ‘Il Pentagramma’, supportata da validi insegnanti: uno tra tutti – ricorda – è stato Felice Mezzina, che mi ha fatto spiccare il volo. Grazie allo studio e al suo contributo ho raggiunto la mia personalità artistica.
“E’ importante – continua Annarita – diventare qualcosa di ‘unico’ in un contesto musicale dove si tende molto ad emulare gli artisti del passato”. Nella sua carriera Annarita ha avuto anche esperienze teatrali portando in scena Frida Kahlo. E un buon successo sta avendo il suo ultimo lavoro ‘Tina e Frida. Creacion y vida’, un progetto (libro + cd) prodotto da FaLvision Editore, pubblicato cartaceo e in braille. Per Annarita la fotografa Tina Modotti e l’artista Frida Kahlo rappresentano “lo spirito dell’arte” e sono le sue vere fonti di ispirazione.
Annarita è riuscita a pubblicare un suo singolo, da compositrice, in ‘New Jazz Sound Duo’, realizzato insieme a Frank, suo compagno: “In questo brano cerco di fondere vari stili: la mia voce jazz ‘black’ con il suono della chitarra di altro genere musicale. L’obiettivo è sintetizzare la semplicità di due stili diversi generando, appunto, un nuovo sound e riproponendo la sonorità degli anni 30-40”.
Il primo album di Annarita è ‘Memories in jazz’ e risale al 2001, mentre nel 2005 ha vinto il premio ‘Onde musicali’ di Taranto. La cantante ha partecipato anche ad importanti manifestazioni musicali nazionali come il ‘Jazz Image’ di Roma e il ‘Mare Nostrum’ di Matera. Dal suo primo brano – My Dream – ne ha percorsa di strada, con impegno, studio, incontri con le migliori figure del jazz, oltre che con il coraggio di aprirsi al teatro.
Frank, dal canto suo, ha sempre lavorato con la musica: “Posso dire – ci confida – che faccio musica dal 1986 e nel corso degli anni sono riuscito a partecipare a numerosi live, aprendo anche alcuni concerti, tra cui quello di Enrico Ruggeri. Per 27 anni ho vissuto a Termoli, mentre oggi scrivo e compongo le mie canzoni in puro stile avanguardista”.
“Ho conservato – dice – nei miei archivi 600 testi e ne ho incisi 32. ‘Frank’ è il mio ultimo album, che raccoglie brani sull’amore, sulla vita, sul non arrendersi mai. Spero che chi ascolta il cd possa rispecchiarcisi”. “Un altro lavoro – ci dice emozionato – è ‘La prova’, che mi ha dato la possibilità di esibirmi in Sala Nervi dinnanzi a papa Giovanni Paolo II”.
L’esperienza di Frank è plurale e arriva a toccare anche il mondo del cinema: qualche anno fa ha prodotto un film, ‘Noi come loro’, che tratta della disabilità in chiave comica. Fino ad arrivare all’esperienza con Annarita, sua moglie, in ‘New Jazz Sound Duo’ (prodotto da Friend 4 Arts Srl Production di Milano), avventura nata per caso proprio dalla necessità di trovare un chitarrista.
Frank, per il suo talento, è arrivato ai primi posti del premio Rino Gaetano nel 1994 e nel 1995. Dal suo primo brano nel 1984, ‘Noi qui’, ha avuto tante soddisfazioni. Ma la sua forza è emersa quando si è preso un periodo di pausa: “Ho avuto – ci dice – una pausa di 9 anni, in cui ho scritto molto. In questo periodo ho conosciuto, grazie alla mia musica, papa Giovanni Paolo II”. E nella vita, conclude, “ho fatto cose bellissime”.
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