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CRONACA
Home›CRONACA›Bari, firmata la convenzione per trasformare l’Urban Center nella “Casa della partecipazione”

Bari, firmata la convenzione per trasformare l’Urban Center nella “Casa della partecipazione”

di Redazione
15 Giugno 2019
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La nuova sede del Consiglio Regionale della Puglia, foto Facebook


BARI – È​​​ stata siglata ieri pomeriggio, negli uffici della Regione Puglia, la convenzione che impegna il Comune di Bari e la stessa Regione per gli adempimenti relativi alla realizzazione del progetto “Urban Center come Casa della partecipazione”, vincitore dell’avviso regionale “Puglia partecipa”.

Obiettivi del progetto sono il consolidamento delle attività in corso nell’Urban center cittadino e la definizione partecipata delle linee strategiche di gestione di questo spazio, che si è progressivamente configurato come luogo di partecipazione e di dialogo tra gli amministratori e i diversi attori territoriali sulle grandi e piccole trasformazioni urbane, materiali e immateriali, passate e future.

Il progetto, redatto dall’assessorato all’Urbanistica e politiche del territorio, si è visto riconoscere un finanziamento regionale di 20.000 euro (pari all’80% della proposta candidata) e sarà cofinanziato dal Comune per ulteriori 5.000 euro, dei quali 2.500 come quota per i costi relativi al personale e 2.500 come contributo economico per le attività da realizzarsi.

In dettaglio, per rafforzare l’approccio “dal basso” alle politiche urbane adottato negli ultimi anni rendendolo parte dell’azione ordinaria dell’amministrazione, il progetto si propone di:

·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ promuovere la gestione sostenibile dei conflitti sui temi afferenti le trasformazioni urbane, materiali e immateriali

·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ intercettare e supportare l’attivazione di percorsi partecipativi proposti da associazioni, comitati, gruppi informali di cittadini, scuole e università.​ ​ ​

·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ favorire il coordinamento e l’integrazione dei percorsi partecipativi promossi dall’amministrazione comunale afferenti a diversi settori e temi

·​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ definire, mentre lo si sperimenta, un modello di gestione condivisa dell’Urban Center come Casa della partecipazione comunale, anche attraverso l’attivazione di pratiche di cura condivisa del luogo.

Già in fase di redazione della candidatura l’amministrazione comunale ha individuato, tramite una procedura di manifestazione d’interesse, 64 soggetti (cittadini, associazioni e comitati, ricercatori) interessati a partecipare alla programmazione delle attività e alla gestione condivisa dell’Urban center e a contribuire alla stesura del progetto

Il processovdurerà sei mesi, nel corso dei quali sarà effettuata una ricognizione dei processi partecipativi attivati nell’ambito dei diversi interventi urbani, con l’obiettivo di costruire un quadro di riferimento dei bisogni e delle istanze rilevate che sia continuamente aggiornabile, e si procederà alla raccolta sistematica delle istanze di partecipazione provenienti dai diversi settori dell’amministrazione e della cittadinanza attiva. In questi sei mesi, inoltre, saranno attivate pratiche di gestione e cura condivisa degli spazi dell’Urban center mentre la programmazione delle attività avverrà in collaborazione con tutti i soggetti che hanno aderito alla manifestazione di interesse, come di fatto avviene dallo scorso mese di marzo.

Previste anche attività di coordinamento e integrazione dei percorsi partecipativi promossi in tema di pianificazione urbanistica, rigenerazione urbana e cura condivisa degli spazi pubblici e organizzazione di momenti di riflessione condivisa e monitoraggio partecipato delle attività,

“Intendiamo sostenere – ha detto Carla Tedesco, assessora all’Urbanistica – le pratiche di una comunità operativa composta da persone che, pur provenendo da percorsi differenti, svolgono alcune attività in comune e riflettono insieme sul contesto di azione generale, con l’obiettivo di condividere conoscenze, interpretazioni, significati per costruire linee strategiche condivise per il funzionamento di questo importante luogo di democrazia e cittadinanza attiva”.

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Tagscarla tedescoCasa della partecipazionecomune di bariConvenzioneregione pugliaurban center
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