Bari, domani l’inaugurazione della mostra fotografica “Il passato è un presente futuro”
BARI – Si inaugura domani, martedì 25 giugno, alle 18.30, nella sala del Colonnato della Città Metropolitana, la mostra fotografica “Il passato è un presente futuro” di Mimmo De Leonibus, Valeria Genco e Antonio Nitti.
La mostra, in programma fino al 13 luglio, è curata da Pio Meledandri ed è patrocinata da Comune di Bari e Città Metropolitana. Nel corso dell’inaugurazione interverrà Pio Meledandri, presidente dell’associazione Artiemiele, con l’intervento musicale del maestro Alessandro Piraino e la recitazione di Francesca Balducci e Rino Bartolo.
Mimmo De Leonibus, Valeria Genco e Antonio Nitti, cultori dell’arte fotografica, sono impegnati da circa un anno nell’analisi visiva, con la giusta attenzione e il rigore scientifico, di siti abbandonati in epoche passate, dove svolazzano i fantasmi di antiche leggende. Il loro sguardo si rivolge anche verso quelle strutture contemporanee che i brutali processi dell’economia reale e la feroce crisi post-industriale ha fatto spegnere le macchine delle industrie e i neon multicolori degli ipermercati, volatilizzando addetti e visitatori.
De Leonibus, Genco e Nitti, acquisite le dovute informazioni sul loro “oggetto di studio”, scrutano le strutture e i particolari di ogni genere, muovendosi cautamente in quella geografia della solitudine, con la percezione empatica di chi comprende, grazie ai ricordi del passato, il “genius loci”.
Pronti a reperire fonti, ad ascoltare racconti e testimonianze, i tre fotografi individuano il punto di vista più appropriato, l’angolo di campo necessario per una migliore comprensione di quello che “era”, soprattutto dove la stratigrafia dei luoghi conferma una mescolanza tra progetti antichi e tentativi di ristrutturazioni o di riutilizzo successivi (conventi, masserie, casali, castelli, ville).
Da considerare, tra gli studiosi di questo genere di indagine, Carmen Pellegrino, storica e scrittrice, nata in quella zona del Cilento prossima alla Basilicata, dove il territorio, tra migrazione e sismi (es. novembre 1980) ha subìto un numero elevato di abbandoni. L’“abbandonologa”, una volta penetrata all’interno di queste abitazioni vuote e lesionate (i luoghi del cuore), immagina per i fuggitivi un percorso di vita diversa, una soluzione alternativa, come in un videogame, ipotizzando per loro un ritorno felice a casa o un distacco mai avvenuto.
I tre autori, seppure nella tristezza e desolazione dei siti fotografati, riescono con i loro clic a rianimare i luoghi del silenzio con l’intento di stimolare l’interesse per il loro passato che, come è detto nel titolo, potrebbe divenire “un futuro presente”. Strutture architettoniche che, se recuperate, tornerebbero al loro antico splendore mettendo in luce la grandezza e l’ingegno dell’uomo. Sono testimonianze storiche che le “visioni” dei tre autori ci spingono a volerle riportare alla loro antica Bellezza.
La mostra sarà aperta dal martedì al sabato dalle 9 alle 19, la domenica e il lunedì dalle 9 alle 13. L’ingresso è libero.