Coronavirus, gli alberghi pugliesi accoglieranno medici e contagiati in isolamento fiduciario
E’ stata firmata oggi la convenzione tra la protezione civile regionale e le associazioni di categoria del turismo per destinare alcune strutture alberghiere ai fabbisogni per l’emergenza Coronavirus.
Grazie a questo accordo quadro, sulla base delle valutazioni e delle indicazioni delle Asl, gli alberghi pugliesi potranno accogliere sia personale medico e paramedico che ne farà richiesta (perché magari desidera soggiornare lontano dalla propria famiglia per evitare possibili contagi) sia coloro che sono stati in contatto con contagiati e vogliono effettuare la quarantena al di fuori del nucleo familiare.
Le strutture individuate dalle Associazioni di categoria dovranno assicurare anche l’isolamento richiesto ai pazienti post-ospedalizzati, dimessi dall’ospedale in condizioni stabili con esito tampone negativo, nonché ai pazienti in assenza di tampone – circa 1.500 in tutta la Puglia – nei quali è stata indicata la necessità di un periodo di isolamento.
A firmare l’accordo sono state Federalberhi di Confcommercio, Confindustria Puglia e Assohotel di Confesercenti, le quali dovranno individuare le strutture alberghiere che dovranno garantire l’ospitalità alle persone in isolamento fiduciario al di fuori della propria residenza o domicilio.
Le strutture assicureranno l’isolamento, oltre a rendere disponibile una figura di coordinatore di tutte le attività che saranno svolte, garantire il servizio di manutenzione ordinaria delle stanze e di reception/vigilanza h 24, 7 giorni su 7, secondo modalità operative che saranno indicate nella lettera di conferma dell’attivazione del servizio.
La struttura ricettiva dovrà consentire l’accesso alla struttura/alle camere esclusivamente ai fornitori che saranno comunicati per l’effettuazione dei servizi non a carico della struttura ricettiva (lavanolo, pulizia e disinfezione, mensa), e al personale sanitario per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria.
Non è consentito l’accesso a soggetti diversi da quelli che saranno autorizzati dal personale sanitario della Asl o dalla protezione civile della Regione, che si impegna ad acquisire la totalità delle camere disponibili nella struttura, riconoscendo per ogni camera (vuota o piena) l’importo di 30 euro al giorno + Iva.