L’agnello, le uova, la data “mobile”: tutto quello che devi sapere sulla Pasqua
La Pasqua è la festa più solenne del cristianesimo e celebra la risurrezione di Gesù, avvenuta, secondo le confessioni cristiane, nel terzo giorno dalla sua morte in croce, come narrato nei Vangeli.
La parola “Pasqua” deriva dal greco ‘pascha’, che a sua volta proviene dall’aramaico ‘pasah’ e significa propriamente “passare oltre”, quindi “passaggio”. Gli Ebrei, in questa festa, ricordavano il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. Per i cristiani, come già detto, è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
In origine, presso gli ebrei, la Pasqua era legata all’attività agricola ed era la festa della raccolta dei primissimi frutti della campagna, a cominciare dal frumento. Solo dopo è diventata la celebrazione annuale della liberazione degli ebrei dalla schiavitù. Ancora oggi la cena pasquale nelle case ebree si svolge secondo un preciso ordine, detto Seder: ci si nutre di cibi amari per ricordare l’amarezza della schiavitù egiziana e lo stupore della libertà ritrovata.
Ma perché mangiamo l’agnello? Questa tradizione deriva dalla Pasqua ebraica. Si fa riferimento, infatti, a quando Dio annunciò al popolo d’Israele che lui lo avrebbe liberato dalla schiavitù in Egitto dicendo: “In questa notte io passerò attraverso l’Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra le genti che tra il bestiame”. Così ordinò al suo popolo di marcare le loro porte con del sangue d’agnello, in modo che fosse in grado di riconoscere chi colpire col suo castigo e chi no. Con il Cristianesimo il simbolo dell’agnello immolato per la salvezza di tutti diventa Cristo, e il suo sacrificio ha valore di redenzione.
Tutti sanno che la data della domenica di Pasqua è mobile, ma pochi sanno perché. La festa cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (quest’ultimo, per la Chiesa, cade sempre convenzionalmente il 21 marzo, sebbene l’equinozio astronomico oscilli tra il 19 e il 21). La data della Pasqua, infatti, è calcolata a partire dall’inizio dell’anno religioso ebraico, che iniziava – appunto – il giorno della prima luna nuova dopo l’equinozio di primavera. Oggi la celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile, denominandola così Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita. Nel 2021 sarà Pasqua il 4 aprile, nel 2022 il 17.
In tv parlano spesso della “benedizione Urbi et Orbi”, ma di cosa si tratta? Urbi et Orbi è un’espressione latina che significa “Alla città (di Roma) e al mondo”. La benedizione Urbi et Orbi è la prima benedizione fatta da un Papa subito dopo la sua elezione, ma viene diffusa dal Pontefice anche nei giorni di Natale e di Pasqua – oltre che in particolari occasioni – alla folla riunita in piazza San Pietro. La benedizione comporta l’assoluzione di tutti i peccati temporali per tutti i presenti e per coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione (tv compresa, quindi).
Le uova di Pasqua sono bellissime, vero? La tradizione di decorare uova risale già ai primi cristiani che pitturavano le uova di rosso per ricordare il sangue di Gesù, decorandole con croci o altri simboli. “La simbologia dell’uovo – si legge su Famiglia Cristiana – è evidente: dall’uovo nasce la vita che, a sua volta, veniva associata con la rinascita del Cristo e quindi con la Pasqua”. L’abitudine di mangiare uova di cioccolato, invece, è nata con il tempo: all’inizio si regalavano solo uova vere con il guscio colorato.
Buona Pasqua a tutti!