Progetto “Affido culturale”: da oggi si può diventare “genitori educativi” per aiutare chi ha meno possibilità

Da oggi i bambini e le bambine che non hanno la possibilità di vivere esperienze culturali e formative possono contare sull’aiuto di “famiglie educative”.
Il progetto triennale “Affido Culturale”, vincitore del bando “Un passo avanti” dell’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, unisce in un’unica rete gli sforzi di venticinque realtà (capofila del progetto è la Fondazione Pio Monte di Misericordia di Napoli), che vantano tutte una grande esperienza nel mondo della cultura, della formazione e del sociale. Bari è una delle città coinvolte assieme a Modena, Napoli e Roma.
Il progetto prevede che una famiglia, una coppia con figli o chiunque sia già attivo nel tessuto culturale della propria città possa candidarsi a prendere in affido culturale un’altra famiglia con bambini e bambine.
Le due famiglie potranno condividere 29 “uscite” per visitare musei, passeggiare nella natura e, quando sarà possibile, partecipare ad eventi teatrali e cinematografici o a campi estivi.
Le famiglie individuate sul territorio di Bari saranno 200, mentre gli esercenti culturali convenzionati coinvolti più di 30.
I costi necessari per partecipare alle attività saranno presi in carico dal progetto. Questo significa che agli esercenti convenzionati i biglietti saranno pagati direttamente dal referente regionale con cui avranno stipulato una convenzione.
Per ogni bambino della famiglia in povertà educativa sono previsti 3 biglietti per ognuna delle 29 “uscite culturali”: uno per sé, uno per il bambino della famiglia affidataria, uno per un adulto.
Se la famiglia in povertà educativa ha due bambini, i biglietti diventeranno automaticamente 6.
A Bari il progetto, patrocinato dal Comune di Bari, è gestito dalla Fondazione S.A.T. Spettacolo Arte Territorio, che organizza da più di 20 anni il festival del Maggio all’Infanzia (quest’anno in programma dal 26 al 30 maggio), e dalla cooperativa Kismet.
Partner del progetto sul territorio sono Mama Happy – centro servizi famiglie accoglienti, che si occuperà della “formazione” delle famiglie coinvolte, e due scuole: l’istituto comprensivo Don Lorenzo Milani e l’istituto comprensivo Umberto I – San Nicola di Bari.
In questo momento Fondazione SAT e Kismet stanno raccogliendo le adesioni sia da parte delle famiglie (info: 351.122.70.65 o affidoculturale.bari@gmail.com), sia degli esercenti culturali come musei, teatri, cinema, masserie didattiche, associazioni (info 339.728.37.82 o affidoculturale.bari@gmail.com).
Ad oggi si sono già candidate 100 famiglie e circa 20 esercenti culturali, tra cui Museo Nicolaiano, Teatri di Bari, Biblioteca dei Ragazzi – Progetto Città, Granteatrino Casa di Pulcinella, la cooperativa Iris con il Parco dei Briganti, il Percorso dell’acqua e il Museo dell’Uomo di Altamura, l’associazione Puglia Trekking escursionismo, il Festival Maggio all’infanzia, il Planetario di Bari e l’associazione Andromeda per le Osservazioni astronomiche sulla Murgia, la Jonian Dolphin Conservation per il Museo dei Cetacei e il Teatro Tatà di Taranto, mentre sono in via di definizione alcuni tra i musei e i siti archeologici più importanti di tutta la regione.
