SulPezzo.info

Top Menu

Main Menu

  • Homepage – Quotidiano d’informazione online
  • CRONACA
  • POLITICA
  • ECONOMIA
  • CULTURA
  • AMBIENTE
  • SPORT
  • SPETTACOLI
  • TECNOLOGIA
  • INTERVISTE
  • LAVORO

logo

  • “Libere e sovrane”, domani il reading di Bari Social Book sulle storie delle madre costituenti

  • Calcio, il Potenza sbanca il San Nicola: Bari k.o.

  • Coronavirus in Puglia, oggi 1.155 casi su 8.497 tamponi. Dieci decessi

  • Giornata della donazione del sangue: lunedì iniziativa di sensibilizzazione in piazza Libertà

  • Calcio, domani il Bari affronta il Potenza: obiettivo vincere

SulPezzo.info

  • Homepage – Quotidiano d’informazione online
  • CRONACA
  • POLITICA
  • ECONOMIA
  • CULTURA
  • AMBIENTE
  • SPORT
  • SPETTACOLI
  • TECNOLOGIA
  • INTERVISTE
  • LAVORO
LA CITTÀ
Home›LA CITTÀ›San Pasquale, la traversa al n. 201 di via Fanelli diventa via Giulio Pastore (fondatore Cisl)

San Pasquale, la traversa al n. 201 di via Fanelli diventa via Giulio Pastore (fondatore Cisl)

di Redazione
15 Settembre 2020
Bari
Share:


Si è tenuta questo pomeriggio la cerimonia per l’intitolazione della traversa al n. 201 di via Fanelli a Giulio Pastore, fondatore della Cisl e ministro per il Mezzogiorno negli anni ’60 nel secondo Governo Fanfani, durante il quale lavorò a modificare la gestione della Cassa per il Mezzogiorno, tentando di coinvolgere i soggetti sociali nelle politiche di sviluppo, promuovendo la formazione professionale e la ristrutturazione degli Istituti di Credito come l’Istituto per lo Sviluppo economico dell’Italia Meridionale.

Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Decaro, la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, il segretario della Ust Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi e il presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone.

Giulio Pastore è nato a Genova il 17 agosto 1902, figlio di Pietro, operaio, e Teresa Pastore, emigrati dalle valli novaresi.

Sin dall’età di 12 anni iniziò a lavorare, assieme a sua madre, nella fabbrica Manifattura Lane, senza rinunciare, però, alla sua istruzione, che, anni dopo, decise di completare da autodidatta.

La personalità di Giulio Pastore è stata fortemente influenzata dal suo ruolo all’interno della comunità cattolica, che lo portò a partecipare nel 1918 alla fondazione del circolo Giosuè Borsi di Varallo Sesia e a trasferirsi, nel 1920, a Varallo, dove assunse il ruolo di “propagandista di plaga” della federazione giovanile cattolica.

Dopo essersi scontrato con l’anticlericalismo locale e lo squadrismo fascista, Giulio Pastore si trasferì a Monza, dove frequentò un corso di formazione sindacale nella scuola di Achille Grandi, figura che lo influenzò e accompagnò per svariati anni.

Fu proprio Grandi a spronarlo a diventare, nel 1921, direttore della sezione valsesiana dell’Unione del lavoro della Confederazione italiana dei lavoratori (CIL).

Lasciata Varallo, si trasferì a Monza sino al 1926: qui diresse “Il cittadino”, quotidiano locale sospeso nel 1926 dal prefetto, e qui condusse la sua “buona battaglia” contro il fascismo, mossa da ragioni politiche, morali e religiose.

Pastore continuò a scrivere su svariati quotidiani, partecipò alla formazione della Democrazia Cristiana e divenne membro della sua commissione centrale e del comitato di agitazione antipartitico.

Con il suo ruolo politico contribuì a rendere la GC un movimento fortemente centralizzato, indicando una direzione unitaria a livello nazionale al mondo giovanile cattolico.​

Il 30 aprile 1944, mentre preparava lo sciopero generale, cadde in un agguato della polizia e, arrestato, fu rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

Al momento della liberazione a Giulio Pastore fu affidata la direzione dell’ufficio sindacale della DC. A seguito della sua chiusura, a settembre, furono costituite le ACLI, di cui divenne segretario generale.

Il suo apporto fu quello di dare alle nuove associazioni un forte impianto organizzativo, incrementando la presenza della corrente sindacale cristiana nell’ambito della CGIL.

Egli si configurò in questo modo come figura attiva all’interno e della CGIL e della DC.

Il 2 giugno 1946, in occasione delle elezioni per l’Assemblea Costituente, fu eletto deputato nel collegio Torino, Novara, Vercelli, nel quale verrà costantemente rieletto fino alla morte.

Poco dopo la morte di Grandi, nel 1947, Pastore divenne il massimo esponente della corrente sindacale cristiana.

Fu la rottura dell’unità sindacale nel 1948 a spingere Giulio Pastore ad assumere un nuovo obiettivo: creare un nuovo sindacato, a carattere confederale e aconfessionale.

Venne così a crearsi una nuova confederazione, chiamata Libera confederazione generale dei lavoratori (LCGIL), di cui Pastore divenne segretario generale e che si configurò come il primo passo di un’evoluzione atta a fondere la corrente sindacale cristiana con quelle provenienti dalla tradizione social-riformista e da quella repubblicana.

Fu nel maggio del 1950 che si costituì la Confederazione italiana dei sindacati dei lavoratori (CISL) sulla base di un’unificazione delle forze sindacali democratiche. Eletto segretario generale, Pastore contribuì ad imprimere una svolta all’azione sindacale in Italia, ponendo le fondamenta di un pluralistico sistema di relazioni industriali, affermando l’autonomia del sindacato rispetto al partito, rompendo le precedenti tradizioni sindacali italiane e sviluppando un’intensa opera culturale affinché la rappresentanza dei lavoratori potesse avere una classe dirigente capace di orientare lo sviluppo economico del Paese.

La CISL prese parte, quindi, al comitato consultivo della CECA, aderì al Comitato per gli Stati Uniti d’Europa, sostenne la ratifica dei trattati istitutivi del MEC.

Raccogliendo intorno a sé studiosi come Vittorio Bachelet impostò un nuovo approccio al problema del Mezzogiorno e delle aree depresse italiane, ricordando sempre che il potere politico doveva mantenere funzioni di indirizzo e coordinamento senza sostituirsi alle forze sociali.

Nel 1964 fu proposta una candidatura dell’on. Giulio Pastore alla presidenza della Repubblica nelle votazioni che si conclusero con l’elezione del socialdemocratico Giuseppe Saragat.

Deluso da un centrosinistra ridotto a mera formula politica e da un intervento legislativo che irrigidiva il confronto economico sociale, si allontanò allora dalla vita politica.

print

Previous Article

Nuova viabilità alternativa al passaggio a livello ...

Next Article

Guerra per i carrelli della spesa all’Ikea ...

Articoli correlati Dallo stesso autore

  • LA CITTÀ

    Tra 83 giorni è Natale: Amgas srl pubblica l’avviso per l’allestimento di piazza Ferrarese

    2 Ottobre 2019
    di Redazione
  • LA CITTÀ

    Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Decaro: “Non è mai troppo presto per parlare di amore coi nostri figli”

    25 Novembre 2019
    di Redazione
  • LA CITTÀ

    Bari, riprendono le attività della Biblioteca dei ragazzi[e] e il progetto PIPPI

    19 Maggio 2020
    di Redazione
  • LA CITTÀ

    Bari, al via la consegna di buste della spesa con messaggi per la salvaguardia dell’ambiente

    16 Dicembre 2020
    di Redazione
  • LA CITTÀ

    Giustizia, diritto e intelligenza artificiale: domani incontro/confronto all’UniBa

    9 Febbraio 2020
    di Redazione
  • LA CITTÀ

    Case popolari, online la graduatoria definitiva dei beneficiari

    6 Febbraio 2020
    di Redazione
Bari
Temperature: 11.67°C / 14.44°C
Umidità: 76%

Ads

Timeline

  • 7 Marzo 2021

    “Libere e sovrane”, domani il reading di Bari Social Book sulle storie delle madre costituenti

  • 7 Marzo 2021

    Calcio, il Potenza sbanca il San Nicola: Bari k.o.

  • 7 Marzo 2021

    Coronavirus in Puglia, oggi 1.155 casi su 8.497 tamponi. Dieci decessi

  • 7 Marzo 2021

    Giornata della donazione del sangue: lunedì iniziativa di sensibilizzazione in piazza Libertà

  • 6 Marzo 2021

    Calcio, domani il Bari affronta il Potenza: obiettivo vincere

  • 6 Marzo 2021

    Bari, quasi 15 anni di carcere a Gaetano Fornarelli, capo della banda della Fiat Uno. In galera anche 3 complici

  • 6 Marzo 2021

    Il premier di Albania Edi Rama a Bari per il Trentennale dell’emigrazione albanese

Ads

SulPezzo.info
Quotidiano d’informazione online
Testata in attesa di registrazione

Direttore responsabile:
Davide Impicciatore

Editore:
Les Flaneurs Edizioni

Per contattare la Redazione:
redazione@sulpezzo.info