Giorno del Ricordo, oggi cerimonia al Villaggio Trieste con il vicesindaco Di Sciascio
Oggi, Giorno del ricordo, il vicesindaco Eugenio Di Sciascio è intervenuto alla cerimonia organizzata dall’amministrazione comunale in ricordo delle vittime delle foibe che si è tenuta nel Villaggio Trieste presso la targa dedicata all’esodo forzato degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre (in largo Policarpo Scagliarini 3).
“Siamo qui per ricordare l’eccidio delle foibe, una pagina drammatica della nostra storia troppo a lungo passata sotto silenzio – ha dichiarato Di Sciascio -, un silenzio che ha negato dignità e pace alle migliaia di vittime di un odio cieco che per decenni ha impedito di rivelare la verità.
Per questo è fondamentale ricordare, affinché il sacrificio di tutte le persone cadute per mano del fanatismo e della ferocia abbia il rispetto che merita, e perché questi orrori non tornino a ripetersi mai più. Rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e ai loro familiari per risarcirli almeno del diritto al ricordo, consapevoli che la memoria è un atto indispensabile per ogni democrazia che voglia definirsi tale”.
“La Puglia – ha continuato l’ex rettore del PoliBa -, nei mesi e negli anni successivi all’eccidio, fu luogo di accoglienza per molti profughi istriani in fuga dalle persecuzioni del regime comunista jugoslavo. A Bari, nell’ex campo Badoglio, in via Napoli, vissero a lungo, in condizioni precarie, centinaia di famiglie giuliano-dalmate che solo nel 1956 trovarono una sistemazione definitiva proprio qui, nel Villaggio Trieste, che resta la testimonianza urbanistica di quel dramma”.
“Le foibe e l’esodo forzato – ha concluso il vicesindaco – sono stati il frutto avvelenato del nazionalismo e delle ideologie totalitarie che hanno segnato gran parte del Novecento, ed è questo il motivo per cui dobbiamo non solo ricordare ma soprattutto agire ogni giorno nel rispetto dei valori sanciti dalla nostra Costituzione, per contrapporre ai troppi rigurgiti di odio e discriminazione una prospettiva di pace e di giustizia, nel rispetto di ogni differenza”.