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LA CITTÀ
Home›LA CITTÀ›Centri ludici per la prima infanzia: in 5 anni accolti 436 bambini e le loro famiglie

Centri ludici per la prima infanzia: in 5 anni accolti 436 bambini e le loro famiglie

di Redazione
4 Marzo 2021
Bari
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Bambini nei centri ludici dell'infanzia di Bari


I due Centri ludici per la prima infanzia del Comune di Bari sono giunti al loro quinto anno di vita.

Nati come prima struttura comunale del genere attivata in forma sperimentale, oggi i servizi realizzati in favore dei bambini da 0 a 36 mesi nella ex scuola Melo, al quartiere Libertà, e nel parco don Tonino Bello, a Poggiofranco, sono un punto di riferimento per tante famiglie che hanno potuto usufruirne in alternativa agli asili pubblici, come dimostrano i dati degli ultimi cinque anni.

Infatti sono stati complessivamente accolti 436 bambini e bambine, cui sono state dedicate circa 9.800 attività laboratoriali e quasi 14.000 atelier sperimentali, cui si aggiungono 900 momenti di festa ed eventi vari.

Inoltre, grande spazio è stato riservato ai genitori, ai nonni e a coloro che si prendono cura dei piccoli con più di 100 incontri formativi e informativi tematici e sul sostegno alla genitorialità.

“Sono stati cinque anni di attenzione e cura nei confronti dei bambini e delle bambine, specialmente i più vulnerabili, che nei Centri ludici hanno avuto l’opportunità di crescere e confrontarsi con i loro coetanei in un luogo immaginato per loro e per il loro benessere – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Un servizio totalmente gratuito, offerto da un team di operatori specializzati che sento di ringraziare per il lavoro portato avanti, rivolto a chi sceglie un percorso integrato e interdisciplinare, alternativo agli asili nido pubblici, immaginato e costruito a misura di bambino. Siamo partiti con un servizio sperimentale che, grazie anche al gradimento delle famiglie e ai riconoscimenti ottenuti, negli anni è diventato una realtà strutturata in cui hanno trovato spazio la dedizione e la professionalità degli operatori e degli educatori, la crescita sana e la socializzazione dei piccoli, progettualità innovative al servizio della prima infanzia, formazione e ricerca”.

“Oggi – ha aggiunto l’assessora – i Centri ludici comunali svolgono un ruolo cruciale nella promozione del benessere dei bambini e del loro sviluppo con particolare attenzione ai minori migranti e a quelli più fragili, in un contesto centrato sui loro bisogni, sulle loro capacità e sulle loro inclinazioni. Sono soprattutto luoghi aperti a tutti, multiculturali, fondamentali per la sensibilizzazione delle famiglie sui diritti dei bambini e su una cultura della genitorialità positiva. Ma l’aspetto più incoraggiante è rappresentato dalla crescente richiesta da parte degli utenti che intendono avvalersi dei Centri ludici: oltre ai bambini accolti in questi 5 anni, ce ne sono circa 40 in lista d’attesa ogni anno. Un progetto che rientra nella visione e programmazione per l’infanzia dell’assessorato al Welfare, che in questi anni ha investito in altre strutture e progetti dedicati, come la Casa delle Bambine e dei Bambini e la Casa della genitorialità, e che nei prossimi mesi avvierà un tavolo di analisi e programmatico rivolto alla prima infanzia”, ha concluso la Bottalico.

​I Centri ludici per la prima infanzia consentono alle bambine e ai bambini di incontrare i loro coetanei e sperimentare momenti di socializzazione, gioco e apprendimento, e agli adulti di riferimento di conciliare i tempi di vita e lavoro trovando un punto di riferimento qualificato sul territorio al quale rivolgersi per il confronto, il sostegno genitoriale e le diverse esigenze educative.

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